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LA SAGRA DELLA PORCHETTA DI ARICCIA IGP

 

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Ariccia, il Comitato per l'Organizzazione delle Manifestazioni Comunali e il Consorzio Produttori Porchetta di Ariccia vi aspettano alla 65a Sagra della Porchetta il 4-5-6 settembre 2015.

Come ogni anno in settembre si svolge nel centro storico, nella Berniniana Piazza di Corte e sui ponti che l'attraversano sulla via Appia, la Sagra della Porchetta, giunta quest'anno alla sua 65 a edizione.

Alla sagra partecipano le aricine ditte produttrici di porchetta associate nel "Consorzio per la Promozione della Porchetta di Ariccia".

Il programma prevede, oltre alla degustazione del prodotto, lanciato in panini dalla famosa Locanda Martorelli, mostre e visite guidate all'interno di Palazzo Chigi, che si affaccia sulla festa, , artisti di strada, artigianato, spettacoli musicali e cabaret..

"L'idea della Sagra venne perché si desiderava far conoscere il prodotto ariccino che si era affermato a tal punto che persino all'estero viene spedita ad imbandire tavoli di conosciuti ristoranti e locali alla moda". Infatti, i produttori della "Porchetta di Ariccia" I.G.P. hanno mantenuto invariata negli anni la tradizione artigiana della preparazione della porchetta, tramandando di generazione in generazione l'arte di condire, aromatizzare, legare e predisporre la porchetta alla cottura al forno".

 

 

COME SI PRODUCE LA PORCHETTA DI ARICCIA  IGP

 

Per farla, l'artigiano sceglie un suino di un anno, del peso massimo di un quintale. Una volta abbattuto e dissanguato, il maiale s'immerge in una caldaia d'acqua bollente per procedere alla depilazione. Quindi, accuratamente lavato, si apre, si eviscera, si disossa e si riempie di condimento: sale da cucina, pepe, teste d'aglio con tutta la camicia e, a seconda della tradizione, fegato e milza tagliati a tocchetti e manciate di rosmarino o di finocchio selvatico (si usano sia i fiori del finocchio, sia la cosiddetta barba anche amarene e mandorle).

Una volta imbottita di sapori, la porchetta viene infilzata con un bastone che fuoriesce dalla bocca e dall'altra estremità (un bastone utile anche per il trasporto) e si lega ben bene con lo spago. A questo punto si mette al forno. La cottura dura da due a cinque ore, a seconda della mole dell'animale, e va controllata di tanto in tanto per constatare il progressivo rosolamento. La tradizione vuole che la porchetta sia arrostita nel forno a legna, ma questo metodo di cottura non assicura il rispetto delle severe norme in tema di igiene, che prevedono un perfetto lavaggio del forno dopo l'uso. Inoltre, non garantisce una cottura uniforme a temperatura costante e tende a seccare le parti più magre del maiale. Per questi motivi si tende ormai ad arrostire la porchetta in forni in acciaio inossidabile.

In alcune località si preferiscono maiali più giovani, di sei o sette mesi, e si cuociono allo spiedo.

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